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lunedì 9 luglio 2018

Vampiri a Roma: il concerto degli Hollywood Vampires

il concerto degli Hollywood Vampires al Rock in Roma
Gli Hollywood Vampires in azione al Rock in Roma 2018
Oltre al giorno e alla notte, alla vita e alla morte, al sole che sorge e tramonta, c'è un'altra grande certezza universale: Alice Cooper non morirà mai. Al massimo potrà farlo fisicamente (e speriamo che accada il più tardi possibile) ma in quel caso sono certo che tornerà come uno zombie o magari terrorizzerà i suoi fan infestando, da fantasma, qualche grande arena.
Ad ogni modo, qualunque cosa faccia, Vincent Damon Furnier trasuda "figaggine" da tutti i pori: dai costumi di scena, bastone e cilindro dark, alla solita voce graffiante ed ammiccante alle pose sul palco.
Per esempio, dal 2015 si è messo in testa di portare avanti questo progetto del "super-gruppo" rock Hollywood Vampires, con Joe Perry (Aerosmith) e l'attore Johnny Depp e, tre anni dopo, "siamo diventati una band", come lui stesso dice a conclusione del concerto tenutosi al Rock in Roma, ultima data del tour che ha toccato Nord America, Europa e Russia. E che band! Un'ora e mezzo di grande musica, con un'alternanza di brani originali della band e di grandi classici del rock.

Johnny Depp al Rock in Roma
Johnny Depp
Il pubblico era composto per metà da rockettari e per metà da ragazzine e meno-ragazzine urlanti ad ogni movimento/sguardo/saluto del bel Depp, che oltre ad essere "un fantastico chitarrista" (parole di Cooper), sembra nato per fare la rockstar e se la gode come non mai, girovagando sul palco con la sua chitarra e raccogliendo e appendendo all'asta del microfono i reggiseni che le fan di cui sopra gli lanciano costantemente. Ma, come detto, Johnny suona (bene) e canta anche (discretamente), in particolar modo As Bad As I Am (scritta da lui stesso), People Who Died (cover di The Jim Carroll Band) - corredata da una carrellata di immagini di tutti i musicisti amici dei Vampires scomparsi, nello schermo alle sue spalle - e addirittura la bellissima Heroes di David Bowie.

Se da un lato, il nome Hollywood Vampires rende omaggio a un club di celebri rockstar che si incontravano regolarmente per assumere alcol e droghe e rimanevano svegli tutta la notte come i vampiri, dall'altro Alice Cooper (che di questo club era il presidente), superati i propri problemi di alcolismo a metà degli anni Ottanta, ha decisamente imboccato una strada molto più salutistica, e la forma che sfoggia a 70 anni suonati lo dimostra. 

L'ironica My Dead Drunk Friends è dedicata proprio a tutti quegli amici morti troppo presto per l’abuso di droghe ed alcool, come Jimi Hendrix o Jim Morrison o Keith Moon, oppure scomparsi recentemente, dopo essere stati - fra le altre cose - dei gran bevitori in vita, come Lemmy o Chris Cornell

Anche Lemmy dei Motorhead è stato ricordato dai Vampires

Sin dai primi brani, i "vampiri" mettono le cose in chiaro, con le "originali" I Want My Now e Raise the Dead che aprono il concerto. Poi ci sono le cover che spaziano da Doors agli Who agli AC-DC (prima di The Jack, Alice ricorda Malcom Young) passando per i Motorhead, gli Aerosmith e lo stesso Alice Cooper. "Nel 1964 [o forse era 1968, non me lo ricordo, nda.] andai a Los Angeles e lì incontrai un succhiasangue di nome Jim Morrison", dice il maestro. Alle sue spalle compare una foto del leader dei Doors ed è Five to One/Break On Through (to the Other Side).
Incredibile ma vero: Cooper a parte, il mio personalissimo premio per il momento più esaltante della serata se lo becca il bassista Chris Wyse per la sua cover di Ace Of Spades. Sarà che ho un debole per i Motorhead, sarà che quella canzone è l'adrenalina fatta musica, ma la prestazione merita un voto altissimo. E poi c'è Joe Perry che fa l'assolo suonando la chitarra da dietro la testa: quanto è ROCK tutto ciò!
La chiusura di una grande serata è riservata a School's Out, mixata, come nell'album, con Another Brick in the Wall dei Pink Floyd. Mentre palloni giganti con il logo della band volano sulle teste dei quasi tremila presenti all'Auditorium Parco della Musica - posto bellissimo, fra l'altro - il gran cerimoniere Cooper presenta uno ad uno i componenti della band, in un tripudio di urla isteriche quando le luci si accendono su Johnny Depp. Io, invece, avevo occhi solo per il "giovane" Alice che, congedando i suoi "vampiri", apprezza: "ci piace molto il sangue italiano!".